Da quando Samsung ha lanciato la prima generazione dell’Odyssey G9, il sogno di un monitor ultrawide “tutto-in-uno” ha affascinato gamer, creator e professionisti. Ma il modello 2025 — ufficialmente denominato Odyssey Neo G9 (57") — non è un semplice aggiornamento: è una rottura netta con il passato. Per la prima volta, Samsung abbandona il Mini-LED e abbraccia il QD-OLED, una tecnologia che fonde i vantaggi dei quantum dot con la purezza dei neri OLED. Il risultato? Un display che non solo stupisce, ma ridefinisce cosa significa “esperienza visiva immersiva”.
Specifiche Tecniche Principali
- Tecnologia Pannello: QD-OLED (Quantum Dot OLED, nuova generazione 2025)
- Dimensioni / Curvatura: 57 pollici / 1000R (il raggio più stretto sul mercato)
- Risoluzione: Dual UHD (7680 × 2160) – equivalente 8K ultrawide
- Refresh Rate: 240 Hz con supporto VRR e FreeSync Premium Pro
- Tempo di Risposta: 0.03 ms (GtG, praticamente impercettibile)
- Luminosità: Fino a 2000 nits (picco HDR), 300 nits (SDR sostenuta)
- Copertura Colore: 100% DCI-P3, 99% Adobe RGB
- Connettività: DisplayPort 2.1 (x2), HDMI 2.1 (x1), USB-C (solo dati)
- Altoparlanti: Nessuno (da abbinare a sistema esterno)
- Peso: ~16 kg
- Prezzo (Italia, Nov 2025): €2.499 – €2.699
Design e Costruzione
Il Neo G9 2025 è un pezzo di design industriale degno di un museo. La curvatura pronunciata da 1000R (pari a un raggio di 1 metro) avvolge completamente il campo visivo, mentre l’assenza quasi totale di bezel — soprattutto in alto — crea un effetto “fluttuante” sulla scrivania. Durante le nostre prove in una stanza buia, con contenuti HDR attivi, il monitor ha dato l’impressione di essere un oblò spaziale, non uno schermo.
La struttura è realizzata in alluminio spazzolato: robusta, elegante, ma imponente. Con una larghezza di quasi 130 cm, richiede una scrivania ampia (consigliati 150-160 cm) e un posizionamento centrale per sfruttare appieno l’immersione. Non è un monitor da angolo: è il centro del tuo setup.
Prestazioni e Tecnologia QD-OLED
La transizione al QD-OLED è il vero salto generazionale. Rispetto ai pannelli Mini-LED delle generazioni precedenti, il Neo G9 2025 offre neri perfetti, contrasto infinito e colori esplosivi grazie ai quantum dot. La luminosità di picco a 2000 nits rende i contenuti HDR vibranti, senza il blooming tipico dei pannelli LCD.
Il tempo di risposta di soli 0.03 ms e il refresh rate a 240 Hz lo rendono uno dei monitor più reattivi sul mercato. Nei giochi competitivi, ogni movimento è fluido e privo di ghosting. Tuttavia, per sfruttare la piena risoluzione a 240 Hz è obbligatorio DisplayPort 2.1 — le GPU attuali come la RTX 4090 non lo supportano, limitando la frequenza a 120 Hz o richiedendo DSC (compressione trasparente, ma non amata da tutti).
Gaming: Immersività Estrema
Giocare su questo monitor è un’esperienza quasi viscerale. Titoli come Microsoft Flight Simulator, Starfield o F1 24 ne traggono un vantaggio esponenziale: il campo visivo si espande naturalmente, riducendo lo stress oculare e aumentando la percezione spaziale. Nei giochi competitivi come Valorant o Counter-Strike 2, la combinazione di 240 Hz e 0.03 ms elimina ogni traccia di motion blur.
La curvatura 1000R è perfetta per simulazioni di guida o volo, dove l’immersione non è un optional ma una necessità. Tuttavia, per i puristi del “flat”, questa forma richiede un po’ di adattamento — ma una volta abituati, è difficile tornare indietro.
Produttività e Creazione
Il Neo G9 non è solo un mostro da gaming: è anche uno strumento professionale di alto livello. La risoluzione Dual UHD equivale a due pannelli 4K affiancati senza striscia morta al centro. Abbiamo gestito flussi di lavoro complessi: editing video in DaVinci Resolve, sviluppo con VS Code + browser + terminali, analisi finanziaria con 8 fogli Excel aperti — tutto su un unico schermo, senza soluzione di continuità.
La densità di pixel è tale da rendere il testo cristallino, mentre la fedeltà cromatica (100% DCI-P3, 99% Adobe RGB) lo rende adatto anche alla post-produzione fotografica o al grading video. Attenzione però al potenziale burn-in: sebbene Samsung abbia implementato protezioni avanzate (pixel shift, oscuramento automatico), non è consigliato per chi lascia interfacce statiche attive per ore (es. trading con strumenti fissi).
Confronto con Concorrenti
| Modello | Pannello | Risoluzione | Refresh Rate | Curvatura | Punti di Forza | Prezzo (~2025) |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Samsung Odyssey Neo G9 57" | QD-OLED | Dual UHD (7680×2160) | 240 Hz | 1000R | Neri perfetti, HDR 2000 nits, immersività totale | €2.499–2.699 |
| LG UltraFine 5K2K | IPS | 5120×2160 | 120 Hz | Flat | Precisione colore, workstation Mac | €1.899 |
| Alienware AW5524DW | OLED | 4K (3840×2160) | 120 Hz | 1000R | OLED gaming, buona immersione | €1.800 |
| ASUS ROG Swift PG32UQX | Mini-LED IPS | 4K | 144 Hz | Flat | HDR1400, eccellente per console | €2.200 |
| Samsung Odyssey G9 Legacy | VA Mini-LED | 5120×1440 | 240 Hz | 1000R | Meno costoso, ma con blooming e colori limitati | €1.300 |
Pro e Contro
Pro:
- Pannello QD-OLED: neri perfetti, colori esplosivi, angoli di visione impeccabili.
- Risoluzione Dual UHD: ideale per multitasking estremo senza soluzione di continuità.
- Curvatura 1000R + 57": immersione totale, soprattutto in simulazioni (racing, volo).
- 240 Hz con 0.03 ms: reattività al top assoluto, perfetto per esports.
- Design monolitico e premium: il migliore della categoria.
- Luminosità HDR fino a 2000 nits: esperienza HDR tra le più intense disponibili.
Contro:
- Prezzo elevato: oltre €2500, un investimento per pochi.
- Richiede hardware di ultima generazione (GPU con DP 2.1, CPU potente).
- Ingombro enorme: necessaria scrivania larga almeno 150–160 cm.
- Rischio burn-in per utenti con contenuti statici prolungati.
- Nessun altoparlante integrato.
- Non adatto a chi preferisce schermi piatti.
Verdetto
Il Samsung Odyssey Neo G9 57" (2025) non è un monitor per tutti — e non vuole esserlo. È un oggetto di desiderio tecnologico, pensato per chi considera lo schermo il cuore del proprio setup, non un semplice accessorio. La transizione al QD-OLED segna un punto di svolta: finalmente, l’ultrawide non sacrifica qualità d’immagine per dimensioni.
Se hai una GPU di prossima generazione (es. RTX 5090 o equivalente AMD RDNA 4), una scrivania da almeno 160 cm e un budget che non trema di fronte ai €2600, questo monitor non è solo un acquisto: è un’esperienza che cambierà per sempre il tuo modo di vedere — e giocare.
In un’epoca in cui tanti produttori “ritagliano” funzionalità per risparmiare, Samsung ha scelto la strada opposta: offrire tutto, subito. Il Neo G9 2025 non è il futuro del gaming — è il presente, spinto al massimo.
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